L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi sarebbe stata rinviata a data da destinarsi a causa di lungaggini burocratiche.
Stando a quanto riporta La Stampa, l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi (che sarebbe dovuta avvenire il 26 giugno) sarebbe stata rinviata per lungaggini burocratiche. Secondo quanto affermato dal notaio dell’ex premier, Arrigo Roveda, molti dei beni appartenuti a Silvio Berlusconi sarebbero ancora da stimare. I figli del Cavaliere comunque – stando a quanto riporta La Stampa – sarebbero già a conoscenza del lascito previsto per loro dal padre e quindi vi sarebbe grande tranquillità in famiglia.
Silvio Berlusconi: il testamento
Alcune lungaggini burocratiche hanno fatto sì che l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi slittasse a data da destinarsi e intanto sono in molti a chiedersi quali siano state le volontà dell’ex premier in merito alla spartizione della sua eredità .
Secondo indiscrezioni Berlusconi avrebbe fatto all’ultimo delle modifiche al suo testamento al fine di includere anche la sua compagna, Marta Fascina, che potrebbe diventare (secondo La Stampa) una sorta di “custode” di una fondazione realizzata ad Arcore in suo onore. I figli infatti avrebbero pensato di trasformare la villa di Berlusconi in una fondazione-museo dedicata al genitore (scomparso lo scorso 12 giugno).